LE TORTURE SUBITE DAI COMPAGNI PER LA LORO ADERENZA AL TAWHID

LE TORTURE SUBITE DAI COMPAGNI PER LA LORO ADERENZA AL TAWHID
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LE TORTURE SUBITE DAI COMPAGNI PER LA LORO ADERENZA AL TAWHID

I Compagni del Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم hanno subito le forme peggiori di tortura, per la loro aderenza alla ‘aqidah corretta e per eseguire i loro atti di adorazione solo per Allah, con purezza e sincerità, e per il loro rifiuto dello Shirk e del Kufr.

Da ‘Abdullah Ibn Mas’ud رضي الله عنه, che disse: “Le prime persone che dichiararono l’Islam apertamente furono sette: il Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم, Abu Bakr, ‘Ammar e sua madre Sumayyah, Suhayb, Bilal e al-Miqdad. Per il Messaggero di Allah صلى الله عليه وسلم, Allah gli diede protezione attraverso suo zio Abu Talib. Per Abu Bakr, Allah gli diede protezione attraverso la sua gente. Ma per gli altri, i mushrikin li prendevano e li facevano indossare un’armatura di ferro e li lasciavano bruciare ed arrostire al sole. Non ce n’era uno che non rispondesse a loro, ad eccezione di Bilal, dato che la sua anima era diventata nulla per lui, per amore di Allah; la sua gente non provava alcun rispetto nei suoi confronti. Lo davano ai bambini che avevano l’abitudine di trascinarlo per le strade di Mecca ed egli ripeteva continuamente, ‘(L’unico che ha davvero il diritto di essere adorato è) Uno, Uno.’ ” [1]

Nella Sirah di Ibn Hisham [2] si trova: ” ‘Umayyah Ibn Khalf lo portava fuori (Bilal) nel caldo del sole di metà giornata, e lo buttava giù con la schiena verso il basso, sul terreno della valle piatta di Mecca, e dava ordine che una grande roccia fosse messa sul suo petto. Poi diceva, “Per Allah, rimarrai così fino alla tua morte, a meno che tu dichiari miscredenza per Muhammad (صلى الله عليه وسلم) e adori al-Lat e al-‘Uzza” Così egli (Bilal) diceva, mentre era in quelle condizioni, “(L’unico che ha davvero il diritto di essere adorato è) Uno, Uno.”

Sumayyah fu torturata fino alla morte a causa della ‘aqidah del Tawhid, non perché fosse un leader politico. Da Mujahid che disse, “Il primo martire in Islam fu Sumayyah, la madre di ‘Ammar. Abu Jahl la colpì nell’addome con una lancia.” [3]

Ibn Sa’d disse: “Ella accettò l’Islam presto, a Mecca, e fu tra coloro che furono torturati allo scopo di forzarli ad abbandonare la loro religione. Ma resse e lo sopportò, fino a che Abu Jahl andò da lei e la colpì con una lancia nel suo addome e morì.” [4]

[1] Riportato da al-Hakim in al-Mustadrak (3/284) e lo dichiarò Sahih; adh-Dhahabi lo citò in Nubala (1/348) e disse, “Ha una catena di trasmissione Sahih… ”

[2] Sirah di Ibn Hisham (1/318)

[3] At-Tabaqat di Ibn Sa’d (8/264/265). Disse, “Isma’il Ibn ‘Umar, Abul-Mundhir ci ha riferito che Sufyan ath-Thawri ci narrò da Mansur da Mujahid che disse… ” Questa è una catena di trasmissione autentica, che arriva fino a Mujahid.

[4] At-Tabaqat Ibn Sa’d (8/264)

 

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Mohamed Barakat

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