Il conflitto israelo-palestinese: una panoramica completa.1

Il conflitto israelo-palestinese: una panoramica completa.1
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Il conflitto israelo-palestinese: una panoramica completa.

Cos’è il sionismo?

Il sionismo è un movimento politico e nazionalista che ha avuto origine alla fine del XIX secolo con l’obiettivo di creare uno stato ebraico in Palestina. Il termine “sionismo” deriva da “Sion”, che è il nome biblico di Gerusalemme. Il movimento sionista è stato fondato da Theodor Herzl, un giornalista ebreo austriaco, che nel suo libro “Lo Stato ebraico” del 1896 ha sostenuto la necessità di creare uno stato ebraico per garantire la sicurezza e l’autodeterminazione del popolo ebraico.

Il sionismo ha avuto diverse correnti e interpretazioni nel corso degli anni. Alcuni sionisti sostenevano l’insediamento ebraico in Palestina attraverso l’acquisto di terre e la collaborazione con le autorità locali, mentre altri sostenitori del sionismo politico miravano a ottenere il riconoscimento internazionale per uno stato ebraico indipendente.

Dopo la prima guerra mondiale, la Lega delle Nazioni ha assegnato alla Gran Bretagna un mandato sulla Palestina, che ha incoraggiato l’insediamento ebraico nella regione. Durante il periodo del mandato britannico, il movimento sionista ha continuato a crescere e a organizzarsi, portando alla fondazione dello Stato di Israele nel 1948.

Il sionismo ha suscitato controversie e critiche da parte di alcuni gruppi palestinesi e di altri paesi arabi, che considerano la creazione di Israele come un’occupazione illegale delle terre palestinesi. Alcuni critici del sionismo sostengono che il movimento abbia portato a una discriminazione e a una violazione dei diritti dei palestinesi, mentre i sostenitori del sionismo vedono la creazione di Israele come un’opportunità per il popolo ebraico di vivere in sicurezza e prosperità.

È importante sottolineare che il sionismo non rappresenta l’intera comunità ebraica, e che esistono diverse opinioni e posizioni all’interno della comunità stessa riguardo al sionismo e al conflitto israelo-palestinese.

1.2 Cos’è Hamas?

Hamas è un’organizzazione politica e militante palestinese che è stata fondata nel 1987 come braccio armato dei Fratelli Musulmani in Palestina. L’obiettivo dichiarato di Hamas è la liberazione di tutta la Palestina e la creazione di uno stato palestinese sovrano sulla base dei confini precedenti al 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

Hamas ha guadagnato popolarità tra i palestinesi a causa della sua opposizione all’occupazione israeliana e della sua lotta armata contro Israele. L’organizzazione ha condotto numerosi attacchi terroristici contro obiettivi israeliani, compresi attentati suicidi e lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso il territorio israeliano.

Tuttavia, Hamas è anche coinvolto nell’amministrazione civile della Striscia di Gaza, dove ha assunto il controllo dopo una violenta lotta interna con il partito Fatah nel 2007. Hamas fornisce servizi sociali, come assistenza sanitaria ed educazione, alla popolazione di Gaza, ma è anche stato criticato per la sua gestione autoritaria e per la violazione dei diritti umani.

Hamas è considerato un’organizzazione terroristica da molti paesi, tra cui gli Stati Uniti, l’Unione Europea e Israele. Tuttavia, ha anche un sostegno significativo tra alcuni palestinesi che vedono in Hamas un’alternativa al partito Fatah, che è stato accusato di corruzione e di mancata realizzazione degli obiettivi nazionali palestinesi.

1.3 La storia palestinese

La storia palestinese è complessa e risale a migliaia di anni fa. La regione che oggi è conosciuta come Palestina ha visto la presenza di diverse civiltà e popoli nel corso dei secoli, tra cui gli antichi egizi, i filistei, gli ebrei, i romani, gli arabi e gli ottomani.

. Gerusalemme, in particolare, è una città sacra per ebrei, cristiani e musulmani, ed è stata il centro spirituale e politico del popolo ebraico per molti secoli.

Durante il periodo dell’Impero ottomano, la Palestina faceva parte di una provincia amministrativa più ampia e la popolazione era composta principalmente da arabi musulmani e cristiani. Tuttavia, alla fine del XIX secolo, con l’aumento del sionismo e dell’immigrazione ebraica in Palestina, le tensioni tra le comunità ebraiche e arabe sono aumentate.

Dopo la prima guerra mondiale, la Palestina è diventata un mandato britannico, che ha incoraggiato l’insediamento ebraico nella regione. Nel 1947, le Nazioni Unite hanno proposto un piano di spartizione che prevedeva la creazione di uno stato ebraico e uno stato arabo in Palestina. Questo piano è stato accettato dagli ebrei, ma respinto dagli stati arabi e dai palestinesi.

La guerra del 1948, che è scoppiata subito dopo la dichiarazione di indipendenza di Israele, ha portato all’esodo di centinaia di migliaia di palestinesi e alla creazione di un gran numero di rifugiati palestinesi. Da allora, il conflitto israelo-palestinese ha avuto diverse fasi, tra cui guerre, intifade e negoziati di pace.

La storia palestinese è caratterizzata da una lotta per l’autodeterminazione e per il riconoscimento dei diritti dei palestinesi sulla loro terra. La questione della Palestina è diventata un tema centrale nel dibattito internazionale sulla pace e sulla giustizia, con diverse proposte e iniziative per risolvere il conflitto e raggiungere una soluzione equa e duratura.

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Mohamed Barakat

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